Festa di Capodanno

Manca un’ora circa a mezzanotte. Il mio cervello si riattiva per un istante: «Vai a fumarti una sigaretta che ti dai ‘na svegliata!», mi dico. Scendo fino al guardaroba e indosso il cappotto. Le frequenze basse della musica disco arrivano ovattate dall’altra stanza dove tutti ballano.
Arrivo all’ingresso, esco e il freddo mi sbatte una porta di gelo in faccia. È buio, ma riesco a vedere le chiazze di neve bianchissima sulle montagne tutt’intorno. Mi risveglio in un attimo! Fumo in compagnia di uno spirito di vento freddissimo che mi solletica la punta delle mani riattivandomi tutto il corpo. Comincia a scapparmi la pipì, come tutte le volte che sto all’aperto d’inverno.
Finisco la sigaretta, rientro ed imbocco immediatamente la via del bagno. Deserto, saranno tutti a ballare. La porta del bagno delle donne è socchiusa e ne deduco che sia libero. La apro con convinzione e una scena inaspettata mi si para davanti. Una è in piedi che si tiene su la gonna e l’altra in ginocchio con la testa ficcata fra le gambe della prima. Quella in piedi indossa un abito verde smeraldo e con una mano tiene i lembi della gonna mettendo in risalto le sue gambe lunghe e abbronzate. Ha i polsi e le braccia colme di anelli e bracciali che tintinnano ad ogni movimento.
Con quei lunghi capelli biondi e quel corpo perfetto, somiglia ad una dea che ogni tanto, per soddisfare un capriccio, si abbassa a mescolarsi con noi mortali. L'altra le sta leccando la fica come fa un gattino che beve dalla ciotola del latte, facendo scorrere la lingua su e giù, e sforando appena il clitoride. Io guardavo quello spettacolo come ipnotizzata. La dea bionda mi vede ma non batte ciglio e continua a farsi leccare dalla brunetta inginocchiata davanti a lei guardandomi dritta in faccia.
La brunetta lecca e succhia la fica come se fosse un vasetto di yogurt dal sapore delizioso. La sta letteralmente mangiando, assaporando ogni centimetro di quella fica che deve avere un sapore delizoiso.
La sua lingua guizza attorno al clitoride della bionda che la ricambia sussurrando "ti amo...tesoro...siii continua ti prego".
Comincio a sentirmi la fica bagnata e pulsante, nonstante l'imbarazzo di esser un estranea in quei pochi metri quadri a godermi uno spettacolo così inatteso e così intimo. Resisto al tentativo di richiudere la porta domandando scusa e rimango a godermi lo spettacolo. Loro non si scompongono e continuano come se non ci fossi.
La brunetta esplora con un dito la vagina della dea bionda e comincia a muoverlo, dentro e fuori, e poi ne infila un altro e un altro ancora. Il luccichio della sua mano bagnata che penetra il sesso della bionda mi fa eccitare di più. La bionda sembra su un altro pianeto e non mi guarda più. Ha gli occhi chiusi, sta ansimando forte e credo stia per venire. Con le mani, con le dita, con la lingua la brunetta esplora tutti i suoi anfratti nascosti alla ricerca del piacere di cui vuole cibarsi. Anche il ritmo aumenta, e la sua mano si muove con velocità crescente.
La dea bionda mugola quasi come se piangesse. E' al colmo dell’eccitazione ma decisa a non porre termine subito a questo momento paradisiaco, anzi a prolungarlo il più possibile, a goderne appieno senza limiti e senza tabù, incurante della mia presenza, muta spettatrice. La brunetta sussurra parole spudorate e turpi ad accompagnare quel momento di estasi, quel picco di tensione spasmodica che fa emettere alla dea bionda un urlo acuto e dissonante, quasi sgradevole. Poi si accascia senza energie, provata da quell’infinito climax.
Avrei voluto essserci io al posto della brunetta, penso, mentre esco da quel bagno chiudendomi la porta alle spalle.